lunedì 27 febbraio 2012

And the Oscar goes to...

La notte degli Oscar, la notte delle stelle. La notte più glamour e scintillante che ci sia.
Anche quest'anno la ceremonia degli Academy Awards non ha deluso. 
Ecco una raccolta dei momenti clou del Red Carpet e ovviamente della serata.
E scusate se sono così di poche parole, ma ho ancora il sonno arretrato per essere stata sveglia a godermi la diretta fino alle 6 del mattino e mi devo ancora riprendere! 

And the Oscars goes to: The Artist, miglior film e miglior regia

Orgoglio italiano: Dante Ferretti e Francesca lo Schiavo, miglior scenografia per Hugo Cabret

Penelope Cruz e Owen Wilson
 
Omaggio al cinema del Circ du Soleil

Cast, regista e produttore di The Artist, miglior film e miglior regia

La Principessa Sissi dei giorni nostri: Penelope
Martin Scorzese
Glenn Close, nomination miglior attrice per il film Albert Nobbs
Angelina non sarai un po' troppo magra? Fai quasi spavento!

Colin Firth, miglior attore 2011 per il film Il discorso del re

Natalie Portman, miglior attrice 2011 per il film Black Swan

Questione di fondoschiena

J'adore Meryl

Senza bisogno di presentazioni
Clooney e nuova morosa post Canalis



"Cara statuetta, hai solo 2 anni in più di me..." Christopher Plummer, miglior attore non protagonista

Un'irriconoscibile Viola Davis, nomination miglior attrice per il film The Help

 
Emma Stone, The Help

Meraviglia di un collier


Milla Jovovic



 
Eccole, le vere star della serata: miglior attrice e miglior attore, Meryl Streep per The Iron Lady e Jean Dujardin per The Artist

Una commossa Octavia Spencer, miglior attrice non protagonista per il film The Help

Jean Dujardin

Un sospiro di sollievo
 
Meritatissimo. Grazie Meryl.



domenica 19 febbraio 2012

Una domenica mattina nella Roma bene: brunch al quartiere Coppedè






 
Raggio di sole che sfreccia in questo grigio


Il villino delle fate: siamo a Roma o in una fiaba di Andersen?
 
C'è anche la fontana delle rane: questa non può essere la realtà!


 
Loro i più belli: cappuccino, cornetto e la Repubblica. Colazione underground sotto la pioggia


 


E, girato l'angolo della via incantata, spunta fuori lo storico locale della Roma degli anni '60.
 
E poi, rigiri l'angolo e te lo trovi lì, incastrato tra le sbarre e i manifesti del Fascio.. Perchè, purtroppo, Roma è anche questo.

Eravamo trentaquattro quelli della terza E
sconosciuto il mio futuro dentro me

Sta crescendo come il vento questa vita mia
Sta crescendo questa rabbia che mi porta via
sta crescendo oh come me

La giovane Italia cantava
davanti alla scuola pensavo viva la libertà
tu dove sei?
coraggio di quei giorni miei
coscienza voglia e malattia di una canzone ancora mia
ancora mia
nasce qui da te qui davanti a te Giulio Cesare..

 


 


 
Amore puro: Pancakes!


 



Domenica mattina. Una Roma un pò grigia e silenziosa. Un quartiere nascosto e sconosciuto ai più, il quartiere Coppedè. Piccola aerea urbana, che non si può nemmeno definire quartiere, che ha il suo cuore in piazza Mincio, dedicato all'architetto che lo costruì intorno agli anni '20. Vi si accede da via Tagliamento e da un grande arco, e sembra di entrare in un mondo tutto inventato, tra i Villini delle fate e la Fontana delle rane. Un posto magico. E cosa c'è di meglio per sfuggire alla pioggia e alla fame della domenica mattina di un bel brunch in un posticino appena scovato? Un'usanza che mi sta piacendo sempre di più, e che spero diventi un'abitudine. Bakery house, in viale Trieste, è carinissimo. Gestito da ragazzi competenti e gentili, è pervaso da un'atmosfera di relax e gioia. Tra cupcakes, eggs and bacon, cheesecakes, pancakes, french toast e tanto altro: un angolo di New York a Roma Nord.