martedì 13 dicembre 2011

Storia di un amore non corrisposto... Recensione semiseria dell'ultimo album di Tiziano Ferro, "L'amore è una cosa semplice"


Ricordo la prima volta che ho sentito la sua voce, ormai più di 10 anni fa. Come se fosse ieri.
Freddo, inverno, sabato pomeriggio. I babbi portavano in giro me e gli altri bambini della compagnia. Eravamo una grande famiglia e si prendeva la macchina di chi ce l'aveva più grande. Una monovolume da 7 posti, che però non bastavano mai. E a noi più piccole toccava stare nel bagagliaio, tutte abbarbicate e nascoste per non farci vedere. Sì, sul lungomare di Rimini succedeva anche questo, e noi ci divertivamo un mondo.
Alla radio una voce, nuova, pulita. Un ragazzo, forse un pò tamarro. Melodia orecchiabile e rime facili.
Com'è che faceva?
Perdono, se quel che è fatto è fatto io però chiedo scusa, 
regalami un sorriso, io ti porgo una rosa. 
Non una poesia, di certo, ma ti entra in testa e non ti passa più.
Ospitate televisive in tutte le trasmissioni, il video che passa 50 volte al giorno su MTV.
Perchè se non guardavi MTV quella volta non eri nessuno.
Quella camicia a maniche corte tenuta aperta, con la maglietta sotto, che faceva un po' burino e un po' figo. Quegli occhi scuri e tutti quei oooo, eeeeee, aaaaa. Come solo lui sa fare.
Lo ammetto, fu amore. Colpo di fulmine. Improvviso, ma che crebbe con il passare del tempo.
Il primo album di Tiziano, Rosso Relativo, fu un grande successo. Solo una produttrice con così tanto fiuto per i talenti come Mara Maionchi poteva scovarlo e dargli fiducia. Sì, perchè lui non era un cantautore come tutti gli altri. Un timbro di voce particolarissimo, un carattere un pò schivo, timido, introverso. Le sue canzoni hanno ritmi semplici e ballabili, ma i testi, sin dagli esordi, sono ricchi di parole nuove, di correlazioni strane, di temi semplici ma affrontati in maniera complicata. Un po' come è lui, complicato. E infatti per questo non tutti l'hanno capito.
La mia devozione per Tiziano e la sua musica raggiunse i massimi livelli con il suo secondo album 111. Lo sforzo di ricordare la sofferenza della sua adolescenza e di quei 111 chili. Che pesavano tanto.
Ne ero soppraffatta completamente. Il cd era perennemente dentro al lettore, sulla mia scrivania. Ogni testo ha iniziato a trovare un significato per me, era come una magia: Tiziano aveva le parole giuste, SEMPRE. Per ogni emozione, per ogni sensazione, per ogni circostanza, per ogni istante di vita.
A quell'album risale addirittura la MIA canzone del cuore, Non me lo so spiegare, emozione tangibile di un momento speciale come il primo bacio.
..Ma 13 anni passano, perchè la vita è un attimo. 
E Tiziano ha continuato ad accompagnarmi sempre, nel cammino della vita. Come un amico che ti conosce da sempre, e che per questo sa sempre cosa sia giusto dirti, consigliarti. Che parla quasi come se a parlare fossi tu.
E' stato ed è tuttora la colonna sonora di un'amicizia speciale, che mi porto dietro da quando ero bambina. Sono nati addirittura lo stesso giorno, Fabiola e Tiziano: e poi non venitemi a dire che questo non è il destino, ma solo coincidenze!
Ancora, arrivano Nessuno è solo e Alla mia età, i suoi dischi a mio parere più tristi, ma sempre perfetti. Perfetti per me, perchè sapevano come accompagnare le mie giornate e la mia età.
Seguirlo nei concerti e emozionarsi dal vivo. Poi il buio.. Scomparso. Dove sei Tiziano?
Dopo un libro in cui racconta tutto se stesso e 2 anni di silenzio, e di duro cammino, oggi è tornato.
E' cresciuto, è cambiato, ha accettato se stesso. Ha capito che è inutile essere così complicati nella vita. Perchè L'amore è una cosa semplice.
Come sempre hai colto nel segno, Tiziano. Sei arrivato nel momento giusto, quando è arrivata l'ora anche per me di capire che devo smettermela di farmi sempre tanti problemi, e di complicare tutto.
Rasserenarsi e trovare pace: queste le parole chiave di tutto l'album. E rimanere se stessi dentro, nel profondo, un po' complicati quali siamo. Ma senza preoccuparcene più.
Fabio Fazio, intervistandolo durante il suo programma Che tempo che fa, ha definito questo nuovo lavoro un disco solare e di rinnovamento, forse il primo vero disco di Tiziano. Io non la penso così. Solare no, sereno sì.
Non un disco nuovo, d'esordio di una nuova vita. Ma anzi, che ripercorre i temi e soprattutto i ritmi e le armonie di tutti i dischi precendenti, e in particolarmodo del mio preferito, 111. Riprese quasi testuali, all'ultima nota, ma che non disturbano, anzi. Sembra quasi un riassunto della vita privata e professionale di Tiziano, con un focus sull'uomo che è oggi. Che è diverso dal ragazzo di provincia venuto da latina: ha registrato l'ultimo album addirittura negli Stati Uniti, e si sente. Ma che in fondo, quel ragazzo, se lo porta sempre dentro. E non lo rinnega mai.
14 tracce pulite. Si  percepisce come ognuna abbia alle spalle un lavoro di scelta: tutto il superfluo è eliminato.
Autore di tutti i testi, tranne che per tre collaborazioni abbastanza riuscite con John Legend, Irene Grandi e Nesli. Ma io preferisco il Tiziano puro, senza mediazioni o obbligazioni.
Quello delle parole che ti entrano nell'anima, e lì si fermano.



..Tra smeraldo e oceano
Ti guardo ancora
Una monetina in aria e
Da due ore vivo insieme a te
Suona a festa il vento ad est
La tempesta è stanca
E il sole di smeraldo ci guarda ancora
Un’altra monetina in aria e
Due giorni che già vivo insieme a te
Mare calmo verso est
E tempesta dentro me..




2 commenti:

  1. Ludi sono commossa...è uno scritto di altissimo livello a mio parere!!mi sembra di essere stata citata nell'articolo di una famosa critica...sono onorata! Ti voglio bene! Tiziano <3

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  2. Sono contenta che ti piaccia, mi fai commuovere tu così ;) Ti voglio bene anche io <3

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